venerdì 15 giugno 2007

Linee d'ombra


Una sera come tante, un venerdì solitario in cui nulla voglio se non stare tranquillo.. in pace con me stesso.
il mio "orologio" biologico è insano rispetto alla società a me vicina; vuoi per gli orari del mio lavoro, vuoi per il mio solo modo di vivere la vita.
Non sono facile, non lo sono mai stato.
No.. non sfodero violenza, se non verso chi merita, ma c'è qualcosa dentro me che spesso mi spaventa..
Un istinto, una pulsione inconscia a cui non sono in grado di dare un freno.. c'è, la sento, la vivo ma è ancora troppo nascosta al mio giudizio.
E' sfuggente..

Quando quest'ombra esce non cambiano le mie percezioni ne tantomeno la mia capacità di distinguere il giusto.. ma spariscono i limiti.
Spariscono le barriere che per molti, me compreso, sembrano invalicabili. Tutto improvvisamente mi sembra possibile, per ogni cosa che sento di volere mi lancio per averla. Dev'essere mia. Sarà mia.
Poco, nulla di materiale inseguo.. voglio emozioni.
Quando incontro, conosco una persona cerco di catturarne l'essenza.. trarne il senso, il motivo che la spinge a vivere. Per me pari al sangue che le scorre nelle vene.

Ma questo non è un dono. Lo può sembrare, certo.. ma è anche un dolore. Dolore che sono capace di comprendere solo poi, solo dopo che la magia si è spezzata.
E' capitato poche volte fino ad ora.. ma sono bastate.
Nel male, bastate per farmi capire che non è un difetto.. è una parte di me. Oscura, spesso, ma capace di farmi conoscere la luce. Nelle persone che ho voluto, potutto e saputo ricercare. Vivendole.. per ciò che sono e crescendo per ciò che mi hanno saputo insegnare.

Ho riflettutto molte volte su questo.. ho ricordato i momenti della mia vita, i periodi più buii misti agli attimi di gioia. Ho creduto di non avere un cuore, di non essere capace di amare.. l'ho creduto perchè in ogni momento lo ricerco nelle persone. Vicine e lontane.
Questo dubbio mi inseguito per molto tempo.. come un demone che non poteva darmi pace. Perchè l'avevo creato io.
Già.. in quest'anno sono successi degli eventi, nel mio privato, che mi hanno smontato ogni cosa, hanno smantellato ogni mio credo e convinzione costruiti prima.
Mi sono ritrovato a terra.. e non avevo più nulla da cui ripartire. Avevo un famiglia, certo, ma non era quella la sponda sulla quale avrei potuto (voluto?) mettere le basi della mia vita, nonostante loro siano stati e sempre saranno qualcosa di vitale per me.

Proprio in quel momento tutto è cambiato.
Nell'istante in cui avevo deciso di gettare la spugna sono apparse tutte le persone che credevo lontane, amici veri. Uno dopo l'altro mi hanno aiutato, dandomi in dono cose (immateriali e non) che non si possono ricevere col denaro. Mi hanno fatto capire che ero il solo a pensare di non avere un cuore.. e sbagliavo.
Sono stati doni che mai potrò descrivere a parole, perchè impossibile con il solo alfabeto. Ma posso dire che è grazie a loro che da quel momento sono cambiato.

Ho capito chi sono.
Ora non mi fermerò più.

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